lunedì 22 agosto 2011

Di non essere abbastanza

Che ci penso stasera, che c'ho un mal di testa fotonico e ho appena deciso che s'ha da fa quella cosa. E quello che penso è che in definitiva abbiamo tutti paura. La paura però mica ce la mettono nella nostra confezione quando ci recapitano sulla terra, mi sa. Arriviamo Lego di carne piccola ma audace come fauce di leone, chè abbiamo il coraggio di mille eroi quando nasciamo e ci mettiamo a urlare in braccio a una sconosciuta che ci prende in mano mentre siamo sporchi dello sporco del mondo dall'altra parte, e ci mettiamo a strillare perchè si dovrà pur fare casino con quello che è successo, no? E lì sì che il mondo ce lo abbiamo in mano.
Poi ci mettiamo a fare la cosa più sbagliata del mondo, ovvero crescere, e lì la paura entra nelle tasche delle nostre gonne a pantalone che la mamma ci faceva fare dalla sarta, ma che abbiamo sempre odiato odiatissimo odiatissimissimo, e lì ci restano, a pochi cm dalla nostra pelle. E la paura era solo una taglia più piccola di quella che poi ci avrebbe accompagnato nei teen e negli enti, pure negli enta e se tutto va bene anche negli anta, mi sa. E la storia è sempre la stessa. Paura di deludere, di non saper essere felici, di non capire quando si è felici, di essere felici soli, di dimenticarsi di essere felici, di sognare sogni sbagliati, di non avere più tempo, di essere onesti, di aver aperto la porta sbagliata, di farci sfuggire le parole e le mosse giuste, di vedere gli occhi di chi soffre, di non capire quando è il momento di agire, di non capire quando è il momento di tacere, di rinuncare troppo presto, di insistere troppo, di dirci la verità cattiva, di lasciare tutto quello che abbiamo, di ammettere, di varcare confini, di non riuscirci ancora una volta, di non sapersi spiegare, di non arrivare lì in fondo, di affidarci, di capire male, di rinunciare alle sfide, di perdere le sfide, di combattere il destino, di morire, di avere sempre voglia di sparire, di mancare di appoggi, di non essere abbastanza. DI NON ESSERE ABBASTANZA.

(e questa, che non l'ho mai considerata più di tanto, ma che invece mi fa proprio pensare parecchio, mannaggiaallei)

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