sabato 18 maggio 2013

Cinque, oggi

Cinque anni, che non li conto mai. Non li ho contati da quando hanno iniziato a segnare un poi, forse perchè il tempo che si ferma e poi riparte ha differnti tipi di scarpe, ogni volta che succede.
La cosa buffa è che mi pare naturale, ma mi piego dall'incapacità di dire e fare per chi, rimasto, ha perso una madre.
Essere stati tutto, per qualcuno, ha poi senso, alla fine? Mi pare che sia solo un modo per ucciderlo, tra ricordi e mancanza. Ma forse oggi sono solo triste.