venerdì 30 dicembre 2011

Una volta scrivevo


Una volta scrivevo cose tipo questa.

 
 
Rifiutare chi da cui non si vuol essere rifiutati in un giorno che verrà, è una stupida tattica, un pizzicare la zampa del ragno che scappando via rapido non abbandonerà la casa, ma cambiando solo di muro continueremo a cercare, spaventati ma segretamente ansiodi di rivedere.

martedì 27 dicembre 2011

Universi in biglie da spiaggia

Giorni che seguono altri giorni di cui non sono fratelli nè conoscenti, nè coinquilini di vagoni sovraffollati in viaggi brevi. Non si riconoscono nemmeno, uno vestito di quella stoffa pesante e lunga e pregna degli odori della cucina del tabacco di una pipa dal legno antico, compagna di parole trattenute e occhi bassi. E poi uno di quelli coi capelli al vento, la bocca spalancata mentre il volo rientra e il cuore fa su su su e poi giù, e il pensiero si mette sulle punte dei piedi per arrivare lì in alto, e non ci arriva mai, allora si volta verso un paio di occhi già lì ad apettarlo, a spingerlo su tenendolo per i fianchi.
Sono solo manciate di ore, di piccoli pezzi di una pellicola che a tagliarla e rimontarla basterebbero venti minuti venti per dire chi siamo.

lunedì 12 dicembre 2011

Grattini e altre cose buone


Eppure, eppure, eppure mi sembra che per qualcuno ci sarò sempre, lì, dietro il vetro mimetizzata poco o niente a tener d'occhio e far finta di contare i sassolini per terra.
Forse è l'unica cosa che so fare.


sabato 10 dicembre 2011

Come i ladri sopra i tetti


Ci sono momenti in cui smarrisco il filo di chi sono. Non rispondo alla forma che gli altri mi hanno tagliato e incollato intorno seguendo il contorno tratteggiato.
Agli altri, alla gente, dico, non gliene frega un cazzo che tu sia quello che devi essere per te, gli interessa che tu sia quello che sei per loro. E allora alle ortiche belle parole, amicizie passate attraverso fili del telefono, confidenze con cuori in mano e lacrime a secchi portati a braccio.
E, proprio come quando nasci e come quando muori, puoi solo confidare sul mucchietto di ceneri accese dentro di te.