sabato 1 settembre 2012

Mi si lasci


Mi si lasci in santa pace, mentre strillo e strepito nel silenzio di una bocca chiusa.
Mi si lasci dire che sono stanca, quando invece sono solo triste.
Mi si lasci, per piacere.

sabato 23 giugno 2012

Specchi rotti


Campo di insospettabili pensieri, in questi pomeriggi in cui qualcuno potrebbe dire di non riconoscermi affatto mentre tocco, arraffo e sospiro.


mercoledì 9 maggio 2012

Come un gabbiano cieco







Dicano quello che vogliono. Quando sei in giro per il mondo o quando sei in mezzo alla solita gente, il pensiero che al mondo una persona sia la tua casa ti tiene in vita. Sempre.

sabato 28 gennaio 2012

Tu credici, idiota


In un pomeriggio di piedi freddi e cioccolata à go go pensavo a una cosa, una lampadina che mi si era illuminata un mesetto fa, e a cui avevo attaccato un cartello di TORNO SUBITO, chè allora di pensieri più urgenti ce n’erano un bel po’.
Riflettevo su questo. Sul fatto che la vita, nel suo susseguirsi di età, funziona un po’ come il tronco di un albero, dove cerchi si sovrappongono ad altri cerchi, e l’albero diventa grosso, noi grandi. Pensavo quindi a come, piccini, ci raccontano tutte quelle cose sul bene, i valori di uguaglianza e rispetto, di specialità individuale, il credere nei propri sogni, il guardare oltre le apparenze, il seguire il proprio cuore, l’essere diversi come valore positivo. Tutte cose su cui poi si abbattono, una volta raggiunta l’età per ricevere bastonate sui denti, con la scure della REALTA’, per cui se continui a crederci e a farne il tuo faro sei bollato, per i loro parametri maturi di genitori o gran visir del vivere adulto, come ingenuo, quando non coglione (sempre comunque accompagnato dall'aggettivo povero), in ogni caso essere non equipaggiato adeguatamente a sopravvivere a questo mondo (indi fonte di preoccupazioni/crepacuore/scherno/terapie corredate da pianti freudiani/scarto a colloqui di lavoro/dileggio di conoscenti in serate organizzate da terzi).

domenica 15 gennaio 2012

Chissà se hai freddo lì dove sei

Ogni volta che vado in cimitero uno sciame di pensieri che nessuno ha invitato nè cercato mi invade, e sono così rumorosi e FISICI che mi domando sempre come sia possibile che nella mia testa esista tutto quello spazio.