sabato 4 giugno 2011

Foglioline


Presente il gioco dello Shangai? Ecco, stasera sono mille pensieri, a prevalenza post vacanzieri, ma non solo, e ho deciso di farli abbracciare tutti, riunirli pollice con indice, e mollare. Vediamo come si distribuiscono nel caos, e chi vuole ne prenda qualcuno, stando attento a non toccare gli altri.

Tornare a casa mi fa sentire grata per tutto quello che ho. Scale comprese per portare su le valigie.

A guardare il mondo da un finestino, vedi molte più cose di quel che penseresti. Ci sono i voli irregolari degli uccelli solitari (in cerca di cibo? di casa? abbandonati dallo stormo? finalmente liberi dallo stormo? coscienti di volare?), i pensieri alle grandi imprese che vorresti compiere nella tua vita, le nuvole a ovatta morbidosa che stanno su coi fili che da qualche parte devono pur esserci, gli alberi che danno senso a un colle, verde a perdifiato che si cancella per la velocità, edifici grandi e piccoli che sono sempre casa.

Coi capelli ricci non sono niente male.

Odio la Panda modello nuovo. E' lei che si è fatta odiare, per più di una ragione. Se è gialla, poi, di quel giallino insulso, ha anche la pecca dell'orrido, il che la seppellisce senza possibilità di redenzione nella mia classifica.

Adoro guardare la faccia delle persone cui faccio un regalo.

Non so se ci sia da vantarsi o vergognarsi, ma a me diverte molto di più fare castelli di sabbia con una piccola napoletana 6enne che tenere il moccolo a un paio di animatori ammiccanti.

Mi piace fotografare le cose. Le cose che la gente non guarda o di cui non si accorge. Magari neanche gli importa, ma a me sì.

La gente è legata da fili invisibili, e io mi perdo ore a immaginare le loro vite, mentre strizzati dentro un costume o naso dentro un giornale, mostrano al mondo solo i loro corpi.

Poche persone nella nostra vita ci ameranno come i nostri genitori. Sappiamolo prima, piuttosto di ricordarlo sempre troppo poi.

Ammiro il mio corpo per come continua a sopportarmi, nonostante io nutra nei suoi confronti questo sentimento di amore-odio.

Gli uomini che per farsi perdonare non si degnano di una telefonata ma ti scrivono su facebook hanno tutta la mia disistima.Totale e incondizionata.

Diamo il nobel all'inventore delle patatine fritte.

L'acqua mi somiglia: di norma, se non le fanno girare le palle, è una che sta per i fatti suoi.

E tu che mi ricambi gli occhi in questo istante immenso è un verso che mi piace tanto. Se non l'avete mai provato, mi spiace per voi.

Il mio psicanalista - ad averne uno - con me avrebbe di che divertirsi.

Mi piacciono i bracciali rigidi, d'argento, larghi. Peccato per i polsi da neonata.

Stupitevi. Sempre. Altrimenti siete morti.

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