giovedì 5 maggio 2011

Io solo spritz col dottor Caligari

Premesso che, conquistato il potere planetario e avendo già sistemato qualche cosetta importante,  una delle cose che farei da Queen Of  The Universe sarebbe stampare sulle banconote di tutto il mondo il motto Vivi Et Lascia Vivere in arabesco font carico di storia, tradizione e impetuoso rigore morale, e che sono libertaria fino alla punta delle orecchie, mi permetto di dire la mia in fatto di stile. Non starò certo qui a dire che il mio stile sia migliore di altri, ma di fatto, in certi casi, lo è.
In particolare una discussione recente con amiche tendenti al versante dark mi ha reso palese la loro inutile crociata al buongusto, fatta nel nome dell’immaturo – a mio avviso – “sono aggressiva, quindi figa”, e la loro crociata in generale. Profusione di eye liner e orridi rossetti nero seppia si sprecano anche con declinazioni in vernice su unghie pittate sempre e comunque, spesso mangiucchiate, il più delle volte estremità di mani bruttine, mentre i colori del cuore non si discostano dalle nuance black tenebra e black oltretomba, con una originalità da brivido. La musica del cuore è solitamente di matrice nordica, chiaramente qualcosa di emorragico per i padiglioni auricolari dei comuni mortali che loro, ca va sans dire, snobbano, sottolineando il baratro che li divide con uso di termini (ne conoscono in media tre) derivanti dal celtismo o giù di lì, con cui intrattengono conoscenze superficiali quando vanno ai concerti degli amici metallers che se le portano dietro sperando di fare colpo su altre dark indossatrici di calze a rete su gambe e braccia.
Siccome, poi, guardano solo film horror di cui hanno una cultura sconfinata, appena cerchi di avere con loro un discorso che devi da Il gabinetto del dottor Caligari, iniziano a infilarsi la loro espressione da stupida plebea, sei inutile come i tuoi pensieri, e rendono palese tutta la loro apertura mentale non riuscendo a non sgranare i loro occhi nero cerchiati quando  gli dici che ti piace l’espressionismo tedesco e che non sono le esclusive fruitrici di El Greco e altri geniacci a cui loro, avanti mille anni e per questo consapevolmente incomprese, hanno attaccato la loro coccarda di appartenenza.
Insomma, nessun intento polemico, solo un ma andatevene affanculo, che non siete di certo migliori di nessuno.
Poi, è chiaro al mondo intero che io porto sulla mia pelle le conseguenze di sbalzi epocali mal programmati per la mia esistenza, i quali mi fanno pensare che, fosse per me, mi vestirei così


per ballare questo

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