mercoledì 2 febbraio 2011

I corvi sono tra noi

Guardo il modello che ho scelto per il mio nuovissimo blog, scelta fatta con lo stesso fiato sul collo di quando al supermercato cerco di riempire le buste prima che la sempre super veloce e sempre super incazzata cassiera traghetti i miei prodotti dal nastro alla rampa di lancio che va accumulando biscotti, petti di pollo e succhi in brick decretando la mia inesorabile inettitudine all'apparentemente elementare attività di riempimento sacchetti, insomma, guardo il modello è mi viene in mente. Perchè da un paio d'anni a sta parte il proliferare di profili, silhouette di corvi neri su tutto ciò che sembra dover avere un'apparenza - ommioddio lo sto per dire - creativa?
Quand'è che i corvi sono diventati cool? Voglio dire, sono davvero interessata all'evoluzione di questa percezione: chi li ha incoronati volatili fighi? E perchè loro e non le tortore, i più eleganti gabbiani, i sempre timidi pettirossi? Perchè se adesso volessi fondare una band ci piazzerei necessariamente, in modo naturale, un corvo sulla copertina del nostro primo vendutissimo album, per avere la certezza di intercettare lo sguardo curioso del brufoloso tredicenne di turno che aspettando la tipa intanto si fa un giro tra gli scaffali, per vedere che cd scaricare, una volta a casa? Perchè se eleborassi un logo per un'azienda di abbigliamento street ci piazzeri sempre due bei corvi in mezzo ad un'inebriante esplosione di fru fru e riccioli grafici che li avvolgono/strozzano/abbracciano? Io la risposta non la so - anche se sospetto una vaga colpa di qualche emo, su cui ricadono comunque le colpe di tutte le sventure culturali odierne - e visto che sono cool e so come gira il mondo, mi sono scelta il modello con qualche volatile sulla destra. E, sì, sono corvi, non ci sono dubbi.

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